Il Piano Transizione 5.0 partirà con una dotazione di 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025: risorse che si sommeranno a quelle già previste per il piano Transizione 4.0.
Si tratterà di due incentivi complementari: mentre il Transizione 4.0 continuerà a incentivare l’acquisto di beni 4.0, il piano Transizione 5.0 prevederà incentivi per quegli investimenti in beni e attività che generino risparmi energetici o apportino miglioramenti dell’efficienza energetica.
L’aliquota massima disponibile per le imprese che potranno sommare i due incentivi sarà pari al 40%.
Considerando l’aliquota attuale del piano Transizione 4.0 al 20%, ne consegue che la massima maggiorazione che il piano Transizione 5.0 potrà offrire sarà del 20%. Se il Governo seguirà le linee guida pattuite con la UE, ci saranno almeno due ulteriori aliquote (minori). Le aliquote del piano Transizione 5.0 non saranno parametrate all’ammontare dell’investimento, come accade per il 4.0, ma – come ha ribadito il ministro – “al livello di efficienza” che consentiranno di raggiungere, cioè al risparmio energetico.
Una novità invece riguarda il tetto massimo degli investimenti agevolabili. Mentre per il piano Transizione 4.0 è di 20 milioni, per il piano Transizione 5.0 salirà a 50 milioni.
Inoltre, è previsto un contributo fino al 10% per le spese per la formazione, solo chi farà un investimento potrà fruire anche dell’incentivo per la formazione.