Cresce sempre di più l’interesse per il tema della sostenibilità, così come aumentano gli attori che si affiancano e sposano questa tematica.
Il Salone Nazionale della CSR e dell’innovazione sociale, uno degli appuntamenti nazionali più attesi per il confronto sul tema, si è concluso lo scorso 6 ottobre.
Tra le novità dell’edizione 2023 c’è la Carbon Footprint Station, una stazione appunto per scoprire in tempo reale quanto ogni singola persona impatti sull’ambiente attraverso il proprio stile di vita (acquisti, mezzi di trasporto, alimentazione, casa…). Dai dati raccolti emerge che l’impatto principale deriva dai trasporti (aereo in particolare). Diverse sono le azioni che il singolo, ma anche le aziende e le organizzazioni possono mettere in atto per ridurre la propria impronta sull’ambiente.
Per la singola persona:
- Ridurre lo spreco alimentare concentrando l’attenzione su un cibo alla volta, ad esempio il pane, per poi procedere con il successivo e così via con i diversi alimenti.
- Scegliere sempre e solo prodotti di stagione, possibilmente sfusi, oppure confezionati con materiali ecosostenibili e riutilizzabili.
- Imparare a riparare, e non buttare, gli oggetti e a riutilizzare gli scarti in modo creativo con il fai-da-te.
- Partecipare in modo continuativo e costruttivo alla vita della propria comunità, cominciando dagli ambiti che si percepiscono come più vicini, come la scuola, le iniziative di solidarietà o attività come il plogging (raccolta dei rifiuti mentre si fa jogging).
- Condividere con parenti, amici, vicini i comportamenti virtuosi, anche attraverso la creazione di gruppi di acquisto e di condivisione.
- Insegnare ai propri figli e alle generazioni future che la sostenibilità è un valore, coinvolgendoli direttamente con piccoli “incarichi”, come la raccolta differenziata o il mercatino dei giochi usati.
- Fare più attività sportiva e vivere lo sport come momento di inclusione e aggregazione, partecipando attivamente alle iniziative sul territorio.
- In casa, usare riduttori di flussi d’acqua, non lasciare dispositivi elettrici ed elettronici in stand-by, scegliere elettrodomestici a basso consumo.
- Scegliere di andare a piedi, con i mezzi pubblici, in bicicletta o il car sharing per gli spostamenti in città e preferire il treno per i viaggi più lunghi.
- Conoscere e approfondire temi legati sostenibilità anche visitando musei, mostre, biblioteche e spazi culturali.
- Scegliere fornitori di servizi e prodotti (luce, frutta e verdura, pane…) sensibili alla tematica e che attuino strategie per la decarbonizzazione oppure il più possibile a km/0.
- Piantare un albero sia con enti accreditati locali sia organizzazioni che operano nel mondo, in particolare nel Paesi poveri o in via di sviluppo.
Per le organizzazioni/aziende:
- Investire nell’educazione dei giovani e nella formazione dei propri collaboratori.
- Ripensare la logistica e rinnovare le flotte aziendali per ridurre l’impronta carbonica.
- Promuovere la simbiosi industriale per migliorare l’economia circolare, dedicando maggiori risorse alle collaborazioni di filiera e all’ecodesign.
- Creare più spazi per il verde pubblico e realizzare orti e giardini sui tetti degli edifici aziendali.
- Facilitare e sostenere la creazione di comunità energetiche.
- Investire risorse in cultura e migliorare la collaborazione con gli enti culturali.
- Innovare i sistemi di welfare aziendale per renderli più vicini ai bisogni delle persone.
- Ridurre l’impatto degli eventi musicali, sportivi e culturali, così come del proprio processo produttivo.
- Rendere etichette e confezioni più chiare per favorire ulteriormente la trasparenza verso il consumatore.
- Definire e applicare policy DE&I (Diversity, Equity & Inclusion).
- Scegliere clienti e fornitori che siano in linea con il tema della sostenibilità.
- Creare e formalizzare una strategia per raggiungere degli obiettivi di medio/lungo termine in relazione alla decarbonizzazione, della tutela dei propri collaboratori e comunità e della gestione trasparente dell’azienda. In relazione a ciò, è importante iniziare a piccoli passi per procedere lungo il percorso della transizione e comunicare ai propri stakeholders solo dopo aver compiuto e misurato; è fondamentale non cadere nella trappola del greenwashing.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti rivolgersi a Croceri Beatrice e Felicioni Gaia
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